Software Failure at meksONE. Press left mouse button to continue. Guru Meditation #010000FF8.000FE800

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Come già scritto in un precedente articolo (questo), pensare ai regali di Natale con largo anticipo è un’idea vincente. E sempre a questo proposito, recensisco la presente tastiera con touchpad integrato della Rapoo, che appunto mi sono fatto regalare per Natale. Si, è vero, l’ho scartata in anticipo, ma solo per poterla recensire.

Comunque, le caratteristiche salienti della Rapoo E9090P sono numerose:

  • design e materiali di ottima qualità;
  • batteria integrata con ricarica wireless (in standard QI);
  • touchpad di ampie dimensioni;
  • touch gestures per le operazioni più comuni  (solo computer Windows, purtroppo);
  • retroilluminazione regolabile;
  • wireless con chiavetta di trasmissione inclusa

Presa nel suo insieme, non troviamo nessun reale concorrente per questo prodotto: solamente la blasonata Logitech offre qualcosa di paragonabile. Per esempio, come modello base c’è la K400 con il touchpad integrato e la connessione wireless, mentre la più completa K830 (che non riesco a trovare nel sito italiano, ma solo in quello Svizzero, qui) è molto simile alla Rapoo E9090P, offrendo anche la retroilluminazione e la batteria ricaricabile (ma non in standard QI). Il prezzo, poi, è maggiore, assestandosi intorno ai 104 Euro su Amazon.it, contro gli 89 Euro richiesti per la Rapoo (da Mediaworld, che scendono di qualche Euro su Amazon, ma non ci sono grosse offerte).

Ma in buona sostanza, come si comporta questa tastiera? Bene, assolutamente senza problemi.

All’interno della confezione (peraltro, molto curata) troviamo la tastiera, la piccola base  di ricarica in standard QI (maggiori info qui, in Inglese), il cavo micro USB, un piccolo manuale di istruzioni molto sintetico in diverse lingue (Italiano compreso) e la chiavetta wireless. Il collegamento è semplice: si collega il cavo USB ad una porta USB libera del proprio computer, si collega l’altra estremità alla base di ricarica QI e si sistema quest’ultima sulla propria scrivania. A questo punto, basta poggiarci sopra la tastiera facendo in modo che l’incavo inferiore aderisca alla base QI e una piccola luce rossa ci comunica che la tastiera è in carica, con il suo allegro lampeggiare. Circa 8 ore dopo, la luce rossa ha smesso di lampeggiare ed è rimasta fissa, segno che la ricarica è terminata.

A questo punto, si collega la piccola chiave wireless al computer e si accende la tastiera con l’apposito interruttore posto sulla superficie inferiore. Fatto.

Il computer dove ho effettuato il test è un Mac Mini late 2012 (questo qui), che ha rilevato immediatamente sia la tastiera che il touchpad. Appena dopo la connessione, Mac OS X 10.10 (Yosemite) mi ha presentato una finestra dove chiedeva di premere il tasto all’immediata destra del tasto Shift (maiuscole). Fatta questa operazione, la tastiera viene correttamente impostata ed è possibile utilizzarla.

I tasti sono molto precisi, e la digitazione è confortevole quasi quanto la tastiera standard Apple; il rumore durante la digitazione è contenuto, e risulta un filo più elevato rispetto alla tastiera Apple. Ma non è fastidioso. A differenza della tastiera Apple standard, il tasto Caps Lock (Blocco Maiuscole) non presenta la lucina di segnalazione; non è presente nemmeno il tastierino numerico separato, in quanto quella zona è destinata al touchpad, ma sinceramente non ne sento la mancanza.

Il tasto aggiuntivo Fn (funzione), collocato all’immediata destra del Ctrl di sinistra, serve per controllare le funzioni aggiuntive, come per esempio la retroilluminazione. Sul tasto Tab c’è infatti un simbolo che ricorda un piccolo sole, e premendo Fn+Tab si regola l’intensità della retroilluminazione. Ci sono 2 livelli di intensità, oltre alla possibilità di spegnere del tutto l’illuminazione dei tasti. Inoltre, i tasti da F1 a F12 sono dedicati alle funzioni multimediali (play, stop, volume e così via) e alle scorciatoie per i programmi più utilizzati (browser, programma di posta elettronica…). Su Mac, i tasti da F1 a F5 non funzionano per richiamare i programmi e non sono programmabili (o almeno, io non ci sono riuscito) mentre i tasti da F6 a F12 eseguono correttamente le funzioni multimediali. Ma in fondo, chissenefrega dei tasti multimediali.

Il touchpad funziona alla perfezione senza eseguire alcuna configurazione: un tocco con un dito equivale ad un click, doppio tocco per un doppio click, un tocco con due dita equivale a un click con il tasto destro e lo scorrimento con due dita (su o giù) equivale all’uso della rotellina nelle pagine web. Utilizzando un sistema Windows al posto del Mac, si aggiungono altre combinazioni di gesti (le cosiddette “gestures”), per esempio il classico “pizzico” per controllare lo zoom, oppure lo scorrimento a destra e sinistra usando tre o quattro dita, utile per scorrere fra le pagine di un documento. Nel piccolo manuale che accompagna la tastiera sono illustrate tutte queste gestures, e anche il software da scaricare sul sito Rapoo.com è corredato da brevi animazioni che illustrano le gestures aggiuntive.

Ma fin’ora ho parlato della tastiera e del touchpad come se si trattasse di due elementi separati, cosa che in effetti non è. Quello che rende questa tastiera diversa dalle altre è appunto il fatto di avere il touchpad integrato: usandola in sostituzione della propria tastiera e del mouse (o di qualsiasi altra coppia di dispositivi usiate ora), ci si ritrova ad interagire con il proprio computer in maniera diversa, a cominciare dalla postura.

Infatti, durante una normale sessione di lavoro “tastiera e mouse”, la mano destra usa il mouse, per poi spostarsi insieme alla sinistra verso la tastiera per scrivere; con la E9090P questo non avviene, in quanto risulta più naturale posizionare entrambe le mani (soprattutto la sinistra) direttamente sulla tastiera, mentre la mano destra si sposta di poco sul lato destro per usare il touchpad. All’inizio si fa un pò fatica ad abituarsi alla nuova posizione di lavoro, ma dopo qualche ora non si nota più così tanto la differenza.

Io stesso sto facendo un pò di fatica a “ricalibrare”i movimenti delle dita per adattarli ai nuovi tasti che, per quanto simili alla vecchia tastiera Apple, si trovano a distanze leggermente differenti, soprattutto i tasti Shift (Maiuscole), Alt e Command (che in questo caso porta il simbolo di Windows). Ma come per tutte le cose, appena ci si fa l’abitudine, i problemi spariscono.

Tirando le somme, il giudizio complessivo di questa tastiera è assolutamente positivo; la retroilluminazione è preziosissima quando si lavora di notte mentre la costruzione, l’assemblaggio e i materiali utilizzati sono di ottima qualità.

Menzione a parte merita il sistema di ricarica wireless in standard QI; la base di ricarica si potrebbe utilizzare anche per ricaricare uno smartphone compatibile con questo sistema (per esempio, gli smartphone più recenti della serie Nexus di Google), e infatti a questo proposito ho appena acquistato su Amazon (e dove, sennò?) questo simpatico accessorio per Galaxy S5, che lo rende compatibile con lo standard QI. Appena arriva, farò immediatamente una prova e (ovviamente) scriverò qualcosa al riguardo.

Nel frattempo, se cercavate una tastiera “all in one” wireless bella, funzionale e completa, compatibile con Mac, Linux e Windows (ma nulla vieta di usarla anche con dispositivi Android dotati di porta USB o di adattatore OTG, quindi in pratica quasi tutti), probabilmente l’avete trovata.

89 Euro da Mediaworld, cifra simile su Amazon.it.





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