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Volevo divertirmi un pochino con questi nuovi aggeggi domotici a due soldi; parlo dei dispositivi Sonoff, disponibili su Amazon sia nella versione “ufficiale” marchiata iTead, sia con altri marchi dai nomi fantasiosi come Festnight, Acemax, Docooler, Cambani, Favorall e altri millemila.
Quello che si può fare con questi dispositivi spazia dal semplice accendere o spegnere delle luci, fino ad aprire o chiudere serrande, tapparelle, cancelli. Qualsiasi cosa funzioni mediante un interruttore, è potenzialmente domotizzabile (passatemi il termine) e controllabile da una app, che nel caso dei Sonoff è eWelink.
Applicazione molto carina e ovviamente Cinese ma, fortunatamente per chi non mastica ideogrammi, è disponibile anche in Italiano. La cosa interessante è che,una volta aggiunti i nostri dispositivi Sonoff alla app eWelink, possiamo utilizzare Google Home o Amazon Alexa come applicazione principale, con comandi vocali e tutto il resto. Ma di questo ne parleremo in un altra occasione.

Ed ora, vediamo come ho domotizzato il cancello elettrico del garage in due mosse.
Per prima cosa, questo metodo non implica nessuna modifica alla centralina del cancello; infatti, in molti casi, la centralina è di proprietà del condominio e non è direttamente accessibile o modificabile, ma questo non ci impedisce di poterla domotizzare con un pò di intelligenza.
Utilizzando un semplice relé come questo, di tipo Inching/self-lock (ovvero: momentaneo/autobloccante), è possibile simulare la pressione del pulsante del vostro radiocomando, proprio quello che normalmente usate per aprire e chiudere il cancello. Se usate un solo pulsante, vi serve un dispositivo a un canale; se invece avete un pulsante dedicato all’apertura e un altro per la chiusura, vi serve la versione a due canali, ovvero questa. Ma il procedimento è lo stesso.

Ed ora, prima di spiegare per bene tutta la faccenda, un piccolo appunto essenziale:
Se volete sperimentare di persona ciò che vado a illustrare nei miei articoli, ricordatevi che vi serve un minimo di conoscenza in campo elettrico/elettronico. Parliamo di dispositivi tutto sommato semplici, ovvero dei relé e degli interruttori NC/NO, ma in ogni caso abbiamo a che fare con l’elettricità, spesso a 220V, e con l’elettricità non si scherza. Quindi, io vi avviso:

Non mi ritengo responsabile per eventuali danni, ferite, decessi o perdite di autostima verificatisi a causa delle operazioni descritte qui o in qualsiasi altra pagina del sito.
L'unico responsabile sei tu che non ti sei informato abbastanza e ti sei fidato ciecamente del primo idiota su Internet.

Detto ciò, passo alla spiegazione.

Per prima cosa, bisogna aprire il radiocomando (senza scassarlo) e individuare il piccolo interruttore,  solitamente a microswitch, del pulsante che vi interessa. Nella foto, potete vedere il mio radiocomando (un banale dispositivo a 433,92 MHz con rolling code), al quale ho già collegato, mediante saldatura a stagno, due piccoli fili proprio alla base dei due contatti del pulsante. Se non avete dimestichezza con il saldatore (nemmeno io, a dire il vero) potete anche poggiare i fili sui contatti e mettere un puntino di colla a caldo o un pezzetto di nastro isolante, ma la tenuta non sarà eccellente e probabilmente prima o poi si staccherà. Fidatevi, comprate un saldatore decente (sui 30 Euro circa) e un filo di stagno e fate qualche prova; YouTube è pieno di tutorial sull’argomento, troverete un mondo di informazioni.

Tornando a noi: una volta saldati questi due fili, rimettete la batteria in qualche modo e provate a farli toccare fra di loro. Se tutto è andato per il verso giusto, appena i due fili si toccheranno, il pulsante si attiverà (io ho la lucina che segnala la pressione). Questo vuol dire “chiudere il circuito”.
Praticamente, avete finito il lavoro: basterà prendere questi due fili e collegarli al nostro Sonoff: questo tipo di pulsante è di tipo NO, ovvero “Normally Open” (in Italiano, “normalmente aperto”, quindi bisogna chiuderlo per attivarlo).

Nella morsettiera del Sonoff, individuate quindi i contatti marchiati NO e COM, e collegate i due fili. Date corrente al dispositivo usando un semplice caricabatteria da cellulare (5V, 1A) ed eseguite la procedura di accoppiamento con l’app eWelink. In due parole: appena si accende il Sonoff, premete il pulsante dedicato al WiFi sulla scheda per circa 5-7 secondi, finchè non cambia la velocità di lampeggiamento; ora siete in modalità accoppiamento, quindi potete aprire l’app eWelink e aggiungere il dispositivo.

Fatto ciò, dovete anche premere l’altro pulsante sulla scheda, quello che sceglie fra la modalità inching o self-lock.
La differenza fra le due modalità è evidente: inching simula la pressione, solitamente di un secondo, e poi rilascia, mentre la modalità self-lock, una volta attivata, “tiene premuto” finchè non si invia di nuovo il comando (dalla app o dalla scheda). Questa seconda modalità è utile per serrande e tapparelle motorizzate, che necessitano di qualche secondo di pressione per poter essere completamente aperte o chiuse, ma ne riparleremo quando (e se) avrò modo di provarle personalmente.

Sulla mia scheda, la modalità inching (ovvero: pressione momentanea) viene indicata con il led spento, mentre la modalità self-lock viene indicata con il led acceso. Repetita iuvant: a noi serve la modalità inching, ovvero la pressione momentanea 😉

Potete finalmente provare se tutto l’ambaradam funziona correttamente, cliccando il vostro nuovo “pulsante virtuale” dalla app eWelink: se il radiocomando emette il segnale, e quindi il vostro cancello reagisce correttamente, avete finito. Vi basterà posizionare il radiocomando insieme alla scheda e all’alimentatore in un punto qualsiasi da dove viene recepito il segnale radio (all’interno del garage, o in casa se il raggio d’azione del radiocomando è sufficiente) e da questo momento in poi potete usare il vostro smartphone al posto del radiocomando.

Con lo stesso procedimento potete domotizzare anche altri dispositivi simili, per esempio la serranda del garage (se avete quella elettrica): il limite è la vostra fantasia!





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